Secondo appuntamento del 2024 con la rassegna letteraria di “Ritratti di territorio”. Questa volta si cambia registro. Per la prima volta, sarà presentato il libro di un’attrice. E che attrice!
Prestate un attimo attenzione. Andiamo per ordine. Innanzitutto, prendete carta e penna. In alternativa, vanno bene anche il tablet o lo smartphone. Cominciate a segnare. Lunedì 18 marzo, alle 19.30, presso la confraternita di Maria Ss.ma Addolorata in Pagani, varcherà la soglia Maria Bolignano. “Profumo comico di donna!”: questo il titolo della biografia che “ho scritto io, l’autrice, Maria Bolignano, chiamata da tutti La Bolegna”, anche se in terza persona. Un insieme di racconti attraverso cui fuoriesce il grande spessore comico di una donna che, prima di incontrare il mondo dell’arte, è stata donna in carriera. La solitudine, il tempo che passa, le discriminazioni di genere, la vita attoriale sono alcuni degli argomenti affrontati da Maria. Come solo i numeri uno sanno fare, la sua scrittura ti strappa più di una risata, ma riesce soprattutto a farti pensare. E allora capisci che sei di fronte a un’umorista. “Profumo comico di donna”, edito da Mea Edizioni, è dedicato a Mauro, Andrea e Yuri, rispettivamente marito e figli. Un ringraziamento speciale è dedicato a Luciano Melchionna. La prefazione è toccata a Maurizio Casagrande che anticipa la presentazione della scrittrice.
Una lettura imperdibile. Per saperne di più, bisogna partecipare il 18 marzo. Dopo i saluti di Rino Buonocore, priore della Confraternita, “La Bolegna” (Premio Ritratti di territorio 2023) sarà intervistata da Nunzia Gargano. Passi scelti del libro saranno letti da Cleo Lamberti, Caterina Sabatino, Vincenzo Sabatino. L’ingresso è gratuito su prenotazione all’indirizzo e-mail: ritrattiditerritorio@gmail.com
Il libro
L’autrice
Si laurea in Scienze Politiche all’Istituto Orientale di Napoli indirizzo internazionalistico. Durante il suo percorso di studi, presa dall’entusiasmo giovanile che porta a fare più di quello che potresti permetterti, comincia a frequentare corsi di teatro e stages di perfezionamento, senza sapere realmente cosa perfezionare. Così, tra un’imperfezione e l’altra, si lascia pian piano coinvolgere dall’arte della finzione scenica, che poi tanta finzione non è. Un giorno, aiutata da un segno dell’universo, di cui forse prima o poi vi racconterà, lascia i suoi progetti seri di donna in carriera per inseguire un sogno, che tuttora insegue.