Ci sono storie che raccontiamo con grande orgoglio. Perché fanno la differenza. Perché sanno di onestà. Perché hanno il sapore di buono. Sono storie come quelle di “Casa Marrazzo”. Sono storie di vita vissuta. Sono storie come quelle di Teresa e Gerardo, fratello e sorella. Nel nome del padre, Carmine, continuano a tenere viva l’azienda conserviera di famiglia con sede a Pagani. Gli anni passano, ma loro non hanno mai accantonato i principi del fondatore. Rettitudine, onestà, rispetto per il lavoro. Questi gli ingredienti imprescindibili della storia familiare e aziendale. Nonostante la necessità di stare al passo coi tempi, “Casa Marrazzo” ha mietuto successi, senza rinnegare se stessa. L’ultimo è arrivato lo scorso 10 novembre. I barattoli in vetro della “Collezione 1934” hanno ricevuto il Diamond Award, riconoscimento di “Pentawards”, l’evento di design dedicato al packaging, fondato nel 2007. La linea disegnata dall’agenzia pubblicitaria Auge, dedicata all’anno di fondazione dell’opificio, è stata considerata la migliore. Grande entusiasmo per il premio ricevuto.
Nell’ultimo periodo, dopo aver concluso gli studi, in azienda è arrivato anche Gaetano Belsito, figlio di Teresa. Il lavoro non manca. Ogni barattolo, che dal laboratorio arriva sulle tavole o sulle cucine di chef e pizzaioli, è frutto di un controllo attento. Fondamentale il rapporto con il comprensorio di riferimento.
Nel 2017, gli è stato tributato anche il nostro “Ritratti di territorio Food Award”: “Per l’etica, la professionalità, la passione con cui Teresa e Gerardo Marrazzo portano avanti l’azienda di famiglia nel solco della tradizione tracciata dal papà. Attenti al particolare e alle materie prime perseguono e realizzano la lavorazione artigianale dei prodotti”. A questo punto, non c’è da stupirsi che arrivino i riconoscimenti. D’altronde, la forza di “Casa Marrazzo” è la storia.