Nuovo nato nella famiglia delle Edizioni dell’Ippogrifo. Da qualche giorno, è disponibile nelle librerie e negli store on line Il giudice dei briganti, ultima fatica letteraria dell’ex magistrato Carlo Spagna. Senza dubbio un romanzo dove non manca il dato storico e il fascino della suspense unito a quello per l’indagine.
La casa editrice di Sarno si conferma, ancora una volta, come baluardo a sostegno del patrimonio cultural-letterario campano. Francesco Ciociano, avvocato ed editore, si è sempre contraddistinto per l’ampia visione delle sue scelte. Affiancato dalla figlia Maura, negli ultimi anni, si è caratterizzato per capacità di rinnovamento e presenza sui luoghi. Le collane sono curate dal punto di vista grafico e contenutistico e contribuiscono ad alimentare il dibattito pubblico. Il giudice dei briganti arriva dopo altri due prestigiosi volumi pubblicati di grande intensità Nemici fraterni (2022) di Alfredo Alvino e Pasqua Senza Papa (2023) di Raffaele Aufiero.
La trama
Un’indagine su un mistero che si intreccia con il brigantaggio postunitario, il cui protagonista è Carlo, un magistrato in servizio, incuriosito dal rinvenimento di due pistole nel doppiofondo di un armadio della masseria di famiglia, nella campagna lucana. Le armi casualmente scoperte da Carlo erano state sottratte nel 1861 a due carabinieri caduti in un agguato, in un punto non lontano dalla proprietà. Così Carlo, districandosi tra storia e diritto e ricorrendo alla scriminante della legittima difesa, ricostruisce i rapporti tra la borghesia latifondista e il movimento popolare che si sviluppò in Basilicata all’indomani dell’Unità d’Italia. Complici l’incontro con Maria, una promettente ricercatrice dell’Istituto di Storia Patria, e la lettura di Come divenni brigante, autobiografia di Carmine Crocco. In un finale imprevisto e imprevedibile, fuoriescono le trame di un compromesso con i poteri forti dell’epoca, come altre volte è avvenuto nella Storia della Repubblica. Un romanzo-inchiesta che ci riconsegna una rilettura della figura del brigante Ninco Nanco, demonizzata dalla stampa e dall’ideologia dell’epoca. Nelle filigrane di una prosa intima e profonda, si incrociano antropologia, analisi sociale, tensioni emotive e fatti realmente accaduti in terra di Basilicata a cavallo dell’Unità d’Italia. Dall’autore di Teresa B., Il giudice dei briganti è il nuovo romanzo investigativo di Carlo Spagna.
L’autore
Carlo Spagna (Taranto, 1949), di origini lucane, vive a Napoli, dove ha svolto parte della carriera di magistrato. Nei suoi quarantadue anni in toga, si è occupato principalmente di camorra e di omicidi seguendo casi di eco mediatica internazionale, tra cui il delitto di Elisa Claps a Potenza. L’esordio come scrittore risale alla pubblicazione di Teresa B. (Iuppiter Edizioni, 2019) un romanzo investigativo, ispirato alla vicenda processuale di Teresa Buonocore, della quale si era occupato in qualità di presidente di sezione della Corte d’Assise di Napoli.