I canti di Calliope: il 21 e il 28 maggio in scena al Complesso di San Domenico Maggiore in Napoli

In un momento storico dove la voce delle donne viene ascoltata sotto una luce nuova, come forse mai è stata vista prima, La Chiave di Artemysia, come spesso accade nella scelta delle tematiche pensate per il suo pubblico, usa le voci del passato per parlare dell’odierno.
E quali personaggi dell’antichità potrebbero essere più attuali in questo momento storico se non quelli dell’Iliade.
Elena, Clitennestra, Ifigenia, Cassandra, Andromaca, Briseide.
Volti differenti di uno stesso destino, quello di chi cerca di salvarsi a discapito di una posizione che non permette partita. E ci riesce. Nonostante tutto.
Canti e danze dal vivo accompagneranno le espressioni dei sentimenti di queste donne che non racconteranno la storia, ma esprimeranno i propri pensieri e stati d’animo, che sono quanto mai attuali.


Alla fine delle loro confessioni esse si apriranno al pubblico, perché ormai, espresso il loro vero sentire, non hanno più nulla da perdere.
Parte della performance sarà composta dalla possibilità di fare domande a questi personaggi del passato. Il pubblico potrà chiedere loro ciò che più desidera. Ciò che della loro storia avrebbe voluto sapere e non ha mai avuto il coraggio di chiedere.
Voce a personaggi femminili troppo spesso inesplorati.
Le loro bocche di regine e schiave, vive dopo i loro uomini, in balia delle decisioni degli uomini, ma artefici del loro destino.
Le donne che sopravvivono, o non sopravvivono, a una guerra sono eroiche quanto i loro uomini. Le donne combattono e come, anche se i poemi che cantavano le loro grandi gesta sono andati perduti.
Donne regine, ma mai realmente ascoltate, donne bellissime, rese schiave per la propria bellezza, come se essa fosse una maledizione, più che un vanto, donne figlie del potere costrette ad attendere esiti di guerre non loro.
Il lato femminile della guerra di Troia.


Sono spesso le donne a pronunciare, senza mediazioni, il desiderio di pace. Relegate ai margini del combattimento, incarnano l’ipotesi ostinata e quasi clandestina di una civiltà alternativa, libera dal dovere della guerra. Sono convinte che si potrebbe vivere in un modo diverso, e lo dicono in maniera ferma e pura.
E così le armi perdono il loro senso e la loro violenza.
La parola è l’arma con cui esse congelano la guerra anche quando discutono di come farla, la guerra, intanto non la fanno, e questo è pur sempre un modo di salvarsi.
Nella fine di un’estenuante battaglia durata ben 10 anni sono tutti condannati a morte ma l’ultima sigaretta la fanno durare un’eternità: e la fumano con le parole.

In scena Roberta Misticone, Livia Bertè, Antonella di Bernardo.
Danza: Olimpia Panariello.
Cura dei Movimenti coreografici Luisa Leone.
Make up: Stefania Di Paolo
All’interno il coro delle donne di Troia e di Sparta.

Alessandra Chiurazzi
Daniela Delle Donne
Rita Di Cangio
Anna Di Mauro
Carolina Infante
Nunzia Loffredo
Silvia Nardi
Chiara Portente
Libera Tarallo

🎟️ Prezzo del biglietto 12 euro
21 e 28 MAGGIO
ORE 18,00
PRESSO IL COMPLESSO MONUMENTALE DI SAN DOMENICO MAGGIORE

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA causa posti limitati
INFO E PRENOTAZIONI:
👉tramite messaggio whatsapp
3404657949
3334666597

Articoli correlati

“Parthenope” è la grande bellezza di Napoli

di Vincenzo Sabatino La grandezza di un film così viscerale, forse, non si può racchiudere in una recensione. Non è una storia semplice quella raccontata in Parthenope….

Pepe Mastro Dolciere: domani alle 17 l’inaugurazione del dehors ristrutturato

ì   Ci sono storie che nascono, poi crescono e infine si radicano. È questo il caso della pasticceria Pepe Mastro Dolciere, da più di trent’anni impegnata…

Wip dà il benvenuto all’autunno: serata a più mani con i fratelli Romano e Prisco Sammartino guest star

Complice il pirotecnico Prisco Sammartino, il 23 ottobre scorso siamo stati coinvolti in “Wip a più mani”. L’evento è stato organizzato dall’omonima pizzeria di Via Atzori a…

La pausa: sold out per la prima prova da regista di Vincenzo Sabatino

di Maria Pepe Un corpo a traino va scendendo per l’oblio della sepoltura. L’anima sua si desta e versa rabbia, perché, ricordi. La musica diffonde, nello spazio…

La grande magìa secondo Gabriele Russo nel nome del testo di Eduardo

di Vincenzo Sabatino   Al teatro Vincenzo Bellini di Napoli, fino al 2 novembre “La grande magia” di Eduardo De Filippo, diretta da Gabriele Russo, una produzione…

La melanconia il sottofondo di questa settimana con il libro di Adrian

di Maria Pepe In Agosto, la sua seconda metà, l’estate si tinge d’autunno. Dentro, tra le crepe della gioia estiva brillante e spensierata, si insinua la dolce…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *