Manca ancora un appuntamento per la conclusione di Scenari pagani 25, ma vogliamo anticipare i ringraziamenti. Sabato scorso, “don Giovanni” ha segnato l’ultimo spettacolo della rassegna svolto al teatro “S. Alfonso M. de Liguori”.
Per Ascanio Celestini in “Radio Clandestina”, previsto il prossimo primo aprile, ci spostiamo al Teatro Diana in Nocera Inferiore. Da anni, collaboriamo con Nicolantonio Napoli e Casa Babylon Teatro. E sentiamo di dovere i nostri grazie.
Grazie a Giuseppe Pagano di “Famiglia Pagano 1968”, al nostro fianco dalla prima edizione di “tarallucci e vino”.
Grazie a Giuseppe Pepe e all’intero staff di “Pepe Mastro Dolciere” protagonista dell’AperiSpettacolo di quest’edizione. Un grande alleato che non ci ha abbandonati neanche con la produzione intensa.
Grazie a Silvio Iaquinandi, patron di “Bagatto – Dimora” che ci ha aperto le porte della sua struttura per la conferenza stampa.
Grazie a chi si è impegnato per far prendere in considerazione il nostro planning per la rassegna, dopo mesi in cui siamo stati sballottati di settimana in settimana.
Grazie agli spettatori che ci hanno fatto sentire il loro affetto più degli anni precedenti.
Grazie alle compagnie teatrali e a tutti i protagonisti della stagione che si sono adattati ai cambiamenti indipendenti dalla nostra volontà.
Grazie a chi è forte con i deboli e debole con i forti. Quando provate a oscurarci, a ignorarci, diventiamo più resistenti. Perché le emergenze ci fanno un baffo.
Grazie a chi nasconde le antipatie personali dietro la tutela del bene della collettività.
Grazie a chi ignora le esigenze degli allievi del laboratorio teatrale bambini e giovani, nonostante le richieste specifiche. Per fortuna, il priore e l’intero consiglio di amministrazione della confraternita “Maria Ss.ma Addolorata”, ci hanno accolti fraternamente.
Grazie a chi sbuffa perché preferirebbe impedire l’esercizio dei nostri diritti di utenti.
Grazie a chi urla, impreca, perché la nostra presenza dà fastidio e tradisce lo stereotipo del paganese tipo, accogliente per eccellenza.
Grazie per aver letto fin qui.
Ritratti di territorio – Casa Babylon Teatro