Sarà inaugurata il 25 ottobre 2022 la rassegna dedicata ai libri organizzata da Ritratti di territorio. Partner dell’iniziativa la Confraternita di Maria Ss.ma Addolorata in via Nicola Pagano a Pagani che ospiterà gli incontri letterari. Il taglio del nastro, martedì prossimo, alle 19.30, spetterà a Piera Carlomagno, giornalista e scrittrice. Dopo i saluti del priore della confraternita, Rino Buonocore, l’autrice del libro Il taglio freddo della luna sarà intervistata da Nunzia Gargano. Le letture, invece, saranno curate da Vincenzo Sabatino, allievo di “Casa Babylon Teatro”.
Entusiasta dell’evento Rino Buonocore: “Con la presentazione di Piera Carlomagno, inauguriamo la stagione culturale 2022-2023. E siamo contenti che Nunzia Gargano abbiamo di nuovo pensato a noi dopo l’esperienza di Paperpass, il laboratorio di scrittura creativa curato da Alfonso Tramontano Guerritore nel marzo scorso. C’è bisogno di luoghi dove la comunità possa sentirsi accolta e contemporaneamente vivere momenti che contribuiscano a veicolare la cultura e a far crescere le coscienze per renderci cittadini attivi e consapevoli”.
Piera Carlomagno, Il taglio freddo della luna, Solferino, Milano 2022 (19,00 €).
L’autrice
Giornalista professionista, scrive sul quotidiano “il Mattino”; con il romanzo Una favolosa estate di morte, edito da Rizzoli, ha vinto il premio Romiti di “Ombre”, sezione Emergenti, al Caffeina Festival di Viterbo. È direttrice artistica del SalerNoir Festival, che nell’estate del 2022 è giunto all’ottava edizione. È laureata in cinese e ha tradotto un’opera teatrale del premio Nobel Gao Xingjian. Con Solferino ha pubblicato Nero Lucano.
La trama
Gli ultimi istanti di quiete, l’ultimo lampo di spensieratezza: è l’inizio del pranzo di fine estate che Marina Pietrofesa Cortese, matriarca ottantenne, ha imbandito per la famiglia, in uno degli eleganti lidi della costa ionica lucana. Certo è strano che Wlady, nipote prediletto di Marina, non sia arrivato, ma la sua assenza è solo un’increspatura nell’atmosfera dorata che avvolge quella famiglia di antichi latifondisti. Ben diversa la giornata di Viola Guarino, chiamata ad analizzare una scena del crimine che sembra una quinta teatrale: il professor Vittorio Ambroselli ucciso come Marat nella vasca da bagno della sua casa ricca di opere d’arte. Uno come Ambroselli, riflettono gli inquirenti, tra cui l’affascinante procuratore Loris Ferrara, poteva avere molti nemici: era il fisico della Fossa Irreversibile in cui, a pochi chilometri da lì, negli anni Cinquanta, erano state nascoste le scorie nucleari americane. E quando viene a galla la relazione di sua figlia diciassettenne, Ginevra, con il giovane Wlady – la cui assenza comincia ad assumere i contorni di una scomparsa – i due casi appaiono inequivocabilmente collegati. La soluzione si trova solo nel presente o in un passato che, come le scorie nucleari, è sepolto nelle profondità della colpa?
L’ultima estate dell’innocenza: un evento, un’esperienza, un topos che per i protagonisti di questa storia torna e si ripete come una maledizione. Piera Carlomagno tesse in questo nuovo noir una magistrale trama di ombre in cui stavolta anche l’indomita Viola Guarino, anatomopatologa e un po’ strega, faticherà a non restare invischiata.