Lunedì scorso negli stabilimenti dell’azienda conserviera “Casa Marrazzo” a Pagani, in provincia di Salerno, si è consumata una sorta di giorno del ringraziamento dell’Agro nocerino sarnese. La storica azienda conserviera paganese, infatti, ha voluto ringraziare a modo suo, come si faceva un tempo nei campi dell’intero Agro nocerino sarnese, tutti quelli che hanno contribuito all’appena conclusa stagione di lavorazione del pomodoro San Marzano.
Protagonisti della serata sono stati i veri fautori dell’oro rosso della Valle del Sarno: contadini, operai, dipendenti e le loro famiglie. Una comunità intera senza la quale non sarebbe possibile tirare fuori dalla terra il re dei pomodori.
La festa dell’altra sera è servita anche per presentare pubblicamente negli spazi di casa le nuove linee dell’azienda “Casa Marrazzo” dopo i successi dei mesi scorsi registrati a Milano e New York. Parliamo della linea “Nudi” e di “Collezione 1934” in cui l’attenzione si sposta in particolar modo sui nuovi packaging in vetro, con l’obiettivo di diminuire l’impatto sull’ambiente.
I nuovi “boccacci”, così come vengono soprannominati in Campania i contenitori in vetro, possono essere tranquillamente riutilizzati come vasi e nel caso di “Collezione 1934”, grazie alla mente e alle mani di Auge Design, come dei veri e proprio oggetti di design.
A contribuire alla comunità in festa ci sono stati elementi di spicco della cucina nazionale ed internazionale, da sempre partner di Casa Marrazzo, come i pizzaioli di 50 Kalò di Ciro Salvo, una delle pizzerie napoletane più famose al mondo, ed i piatti degli chef stellati Raffaele Vitale e Nicola Annunziata. Ha preso parte alla serata anche Anthony Mangieri, il pizzaiolo italo americano da poco classificatosi al numero 1 della guida “50 Top Pizza”.
Presente anche il Panificio Malafronte, lo staff del cocktail bar “Cinquanta – Spirito Italiano” e le tipiche bancarelle di dolciumi, spighe, tammorre e castagnette che caratterizzano le feste popolari dell’Agro nocerino sarnese. Per entrare ulteriormente nel mood, ad allietare la serata c’è stata la voce di Biagio De Prisco, volto ma soprattutto voce delle tradizionali feste religiose della Valle del Sarno e non solo, accompagnato dalla sua paranza.
Una serata di festa dedicata alla Vergine Maria, così come si faceva nei campi a fine stagione, a cui hanno partecipato anche le tantissime realtà aziendali, commerciali, ristorative partner di Casa Marrazzo.
“Tutti gli agricoltori, tutto il personale, chiunque sia coinvolto nella lavorazione dei pomodori, partecipano alla campagna attivamente ma anche sentimentalmente. Lavoriamo con la terra a cui siamo fortemente devoti, il risultato è che il cibo per noi è sacro, ma è soprattutto un momento di gioia, una festa – ha dichiarato Teresa Marrazzo – Dopo la fatica immensa, dopo il caldo cocente, desideriamo festeggiare insieme a voi la raccolta dei frutti di un lavoro che scandisce le vite di molti nel nostro territorio: la lavorazione del pomodoro”.
Dello stesso avviso Gerardo Marrazzo, l’altro volto dell’azienda conserviera paganese. “La festa di fine campagna è un rituale antico, da sempre si brinda con le famiglie degli operai per rigraziare la terra dei suoi frutti, e per ringraziare la produzione del lavoro svolto.
Un altro anno era andato, un anno che aveva regalato serenità per tutto l’anno successivo. Una sorta di Capodanno culinario nell’Agro sarnese nocerino. Noi ne abbiamo fatto un vero e proprio evento, che sancisce con la convivialità il nostro legame con la produzione, e con tutte le persone che vi vengono a contatto. E come diciamo guardandoci l’un l’altro a fine lavorazione, quando la stanchezza lascia il posto all’orgoglio: Ringrazianno a Ddio ce l’avimmo visto ’n’ato anno!”
Una serata di festa e di ringraziamento per quanto fatto ma soprattutto di rilancio per le stagioni future che verranno.