Per più di un anno, abbiamo fatto il tifo per loro, rincorrendo il giusto DPCM. Alla fine, Alfonso Califano e Natale Palmieri sono riusciti ad aprire il tanto atteso “Cinquanta-Spirito Italiano” in via Trento. Abbiamo seguito passo passo la campagna pubblicitaria. #conlostessospirito dei predecessori, Alfonso e Natale hanno portato in città un nuovo concept, un omaggio agli anni Cinquanta e alla tradizione del bar inteso come luogo in cui fermarsi e recarsi per consumare qualcosa, semplice se si va veloci o elaborato se ci si può trattenere.
Complice l’ampio tempo a disposizione, a causa della pandemia, hanno curato tutto nei minimi particolari. Gli interni, non ancora aperti al pubblico, sono da copertina. Lo staff è giovane, motivato, solare.
Ogni sera si registra il sold-out perché ognuno ha il desiderio di sedersi per un po’ al tavolino all’aperto e partecipare a una scommessa, lanciato al territorio e ai suoi abitanti.
Noi siamo state due volte da “Cinquanta-Spirito Italiano”. La mattina del 6 maggio siamo andate a prendere il caffè come segno augurale.
Lunedì 10 maggio, invece, siamo state ospiti in occasione della presentazione del progetto alla stampa.
Così tra un assaggio e l’altro, intervallati da interessanti chiacchiere con i colleghi e la capacità di accoglienza di Alfonso e Natale, abbiamo seguito il diktat #lasciatiandare.
E ci siamo aperte ai cocktail creati in sinergia con la bar manager Marianna Di Leo e alle prelibatezze della proposta food nata in collaborazione con lo chef Michele Di Blasio. Se volessimo descrivere nei minimi particolari tutto ciò che abbiamo assaggiato, ci sarebbe bisogno di tante righe. Vi diciamo che ci siamo emozionate quando abbiamo visto questi ragazzi adorati in paese che ci hanno accolto nella loro nuova casa.
Ci hanno dato il benvenuto con “Spirito Felix”. Una volta accomodati, ognuno ha scelto il proprio cocktail dal menu di cui ha poi potuto verificare l’abbinamento con le pietanze del “pranzo di lavoro”.
Taglio del nastro con l’oliva sferica, una vera esplosione di gusto. Per il cocktail, la scelta è ricaduta su “Nozze a Vegas”. L’escalation golosa è proseguita con la brioche al burro e curry con gambero rosso di Mazara del Vallo, zucca lunga napoletana sottolio di Maida e salsa caesar; il waffel al matcha con tonno rosso, arancia candita, germogli e salsa di alici; il gambero in tempura al bergamotto; la tartare di manzo di allevamento lucano con senape di Digione e germogli affiancato dal pane alle olive;
sfoglia di verdure con tartare di ricciola e salsa avocado.
Cambio cocktail ed è arrivato “4 Barbie e fragolino”.
Ed è la volta del tris di focacce (con primo sale, pomodoro di Sorrento, alici di Cetara e basilico; multicereali, coppa di maiale arrosto, avocado, salsa bernese, arancia candita e cipollotto; con stracciata di bufala, gambero rosso di Mazara del Vallo e carciofino).
Dulcis in fundo: cheese-cake; spugna di nocciola; bomba fritta alla crema.
Giunte a questo punto, siamo state contente di avervi raccontato la storia di questi due imprenditori, che a noi piace chiamare ragazzi, perché con “Cinquanta – Spirito Italiano” hanno dimostrato tutto il loro coraggio e sono diventati esempio per chi finora ha esitato. D’altronde, come ci ha insegnato un indimenticato amico: “Chi si allontana dalle radici, muore”!