Habemus diem: il 6 maggio apre “Cinquanta – Spirito italiano” in via Trento a Pagani

“Cervelli di ritorno, artigianato, territorio e ricerca”: questo il cocktail di presentazione.

Nel cuore dell’Agro nocerino sarnese. “Cinquanta – Spirito Italiano” è un cocktail bar poliedrico, dove poter trascorrere tutte le fasi della giornata, dalla colazione al dopo cena passando per il pranzo, la cena e l’aperitivo, con un servizio professionale in un ambiente casual, informale. Premium ma non pretenzioso.

Dopo oltre 1 anno di intenso lavoro e soprattutto di rinvii, dovuti alla perdurante emergenza Covid-19, il cocktail bar apre finalmente le porte dando vita ad un progetto di respiro internazionale, unico nel suo stile.

L’obiettivo è quello di rendere innovativo e moderno il concetto del “bar all’italiana”, uno degli stili più esaltati al mondo. Il cosiddetto “bar all’italiana” è un luogo di aggregazione e svago a 360 gradi: si può leggere il giornale durante il momento della colazione oppure ci si può incontrare durante l’ora dell’aperitivo e del post-cena.

A guidare il progetto ci sono Alfonso Califano e Natale Palmieri, 2 giovani paganesi con alle spalle un curriculum di tutto rispetto nel settore ricettivo.

Alfonso, classe 1990, inizia a lavorare nel bar sotto casa all’età di 12 anni. Dopo essersi laureato in “Economia del Turismo” a Napoli, si trasferisce a Londra dove gestisce un classico pub per 2 anni prima di passare al mondo dei cocktail, approdando al Dandelyan, votato nel 2018 miglior cocktail bar al mondo nella lista “50 Best”.

Da sx: Alfonso Califano, Marianna Di Leo, Natale Palmieri

Natale, classe 1986, si è diplomato all’alberghiero ed ha avuto varie esperienze in cucina da responsabile, sia in Italia che all’estero. Rientrato a Pagani, apre prima il Makumbar e poi Caffetteria Palmieri, attività entrambe cedute per dedicarsi al progetto “Cinquanta”. Da 3 anni si avvicina al mondo della miscelazione seguendo corsi con Planet One, Dennis Zoppi a Torino e Jerry Thomas a Roma.

L’approccio di Alfonso e Natale è “fare bar” per valorizzare l’intero territorio, ritornare ai valori semplici di una volta, e far sì che il loro “italian bar” diventi centro aggregativo del tessuto sociale in cui si trova.

Filosofia del progetto è dare spazio, fiducia e soprattutto un futuro in questo territorio a tanti ragazzi che si sono formati lontano dalle proprie radici. Sono diversi, infatti, i cervelli di ritorno protagonisti.

“Sono tornato in Italia perché avevo promesso a me stesso di farlo solo nel momento in cui avrei potuto contribuire alla crescita della comunità. Si può credere nel proprio territorio e si possono creare progetti ambiziosi con le professionalità che ci circondano – ha affermato entusiasta Alfonso Califano – Avevo il desiderio di ricreare un concept di cocktail bar tipicamente italiano, con un respiro ed una tipologia di servizio di stampo internazionale. Oltre me, la nostra bar manager Marianna Di Leo, originaria di Salerno, è rientrata dopo una lunga esperienza a Milano. Come lei, anche altri ragazzi della nostra squadra hanno deciso di ritornare dopo varie esperienze all’estero”.

Un progetto ambizioso che si è sviluppato proprio durante una crisi epocale come quella legata all’ emergenza Covid-19. Credere nelle potenzialità del proprio territorio d’origine, nonostante una profonda crisi economica generale, è la vera scommessa di Natale e Alfonso. Per vincerla, i due giovani titolari si sono affidati ad uno staff con un’età media di circa 30 anni.

“Investire in questo momento così delicato, soprattutto per il comparto Food & Beverage, non è stato semplice ma non ho avuto paura. Sono fiducioso che ci divertiremo e faremo divertire – ha dichiarato Natale Palmieri – La nostra squadra, a pieno regime, conterà almeno 21 elementi. Crediamo che la mole di lavoro debba essere sostenibile per tutti e quindi, sebbene il bar sarà aperto 7 giorni su 7, lavoreremo tutti 5 a giorni a settimana. È importante avere del tempo libero per godere dei frutti del duro lavoro”.

La drink list, con creazioni uniche “Made in Cinquanta”, vuole incuriosire e divertire l’ospite attraverso un percorso ricco di storie e sapori. La miscelazione si ispira ai più grandi classici all’italiana. Tradizione rivisitata in chiave moderna con ricette essenziali, bilanciate da ingredienti di alta qualità, supportate da una sperimentazione alla costante ricerca dell’abbinamento perfetto.

Un esempio? “Spirito Felix”, il cocktail pensato per rendere omaggio all’Agro nocerino sarnese, la terra che ospita il progetto, e che sarà offerto proprio all’apertura di “Cinquanta”. Il drink è una sorta di gin sour servito su ghiaccio e decorato con una foglia di salvia. Gli ingredienti sono: Seven Hills Gin, limoncello Pallini, sciroppo di pomodorini corbarini, limone, infuso salato di pisto, ovvero un insieme di spezie, tipico della tradizione culinaria campana, utilizzato nella preparazione di molti dolci tradizionali.

La proposta food, invece, è stata creata in collaborazione con lo chef Michele De Blasio con l’obbiettivo di far vivere l’esperienza della miscelazione in simbiosi con la cucina. Parliamo di una cucina moderna, che strizza l’occhio allo street food, con attenzione maniacale al dettaglio e all’artigianalità delle materie prima.

Il menù si divide in “Morsi”, rivisitazioni gourmet dei cicchetti veneziani, e “Qualche morso in più”, dove la protagonista è una focaccia cotta al padellino.

A curare il design e lo stile di “Cinquanta”, simile ad un vero e proprio teatro in cui il bancone del bar è il vero protagonista sul palcoscenico, è stato Daniele Della Porta, architetto di Cava de’ Tirreni, direttore artistico della “Collezione 10” di Alfa Marmi e pubblicato dalle maggiori riviste di settore a livello nazionale ed internazionale. L’architetto Della Porta è riuscito a coinvolgere nella sua idea tutte maestranze e artigiani locali, provenienti soprattutto dalla città di Pagani o dal resto dell’Agro nocerino sarnese, con delle autentiche opere prime realizzate specificamente per il progetto.

Le foto ed i video ufficiali sono opera di Gaetano Del Mauro, fotografo e regista paganese con oltre 30 anni d’esperienza, che attualmente dirige i fotografi del Giffoni Film Festival ed ha firmato la regia per diversi cortometraggi e documentari di successo, come il corto “Tonino” o il documentario “L’Africano” della regista Rai Laura Mandolesi Ferrini.

La comunicazione, invece, è opera di “SeriA pubblicità”, agenzia di comunicazione di Nocera Inferiore.

Rivalorizzare il territorio attraverso un cocktail? Dal 6 maggio con “Cinquanta – Spirito Italiano” si può.

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