Non possiamo stare in silenzio. Dobbiamo far sentire a gran voce la vicinanza di questo blog a un numero uno in cui crediamo dal lontano 2015. Stiamo parlando di Vincenzo Donnarumma, il ventitreenne pastry chef di Pimonte, il paese ai piedi dei Monti Lattari. Tra due giorni giocherà una delle “partite” più importanti dal punto di vista umano e professionale. Insieme a Filippo Valsecchi, rappresenterà, al Sigep di Rimini, la nazionale italiana al “Campionato mondiale juniores di pasticceria”.
Sono giorni frenetici e carichi di adrenalina, ma di certo il nostro campione darà il meglio, come nel suo stile.
Ricordiamo ancora una volta chi è questo giovane virtuoso della pasticceria.
Figlio d’arte, il papà Antonio è un apprezzato pasticciere. Da piccolo incomincia a giocare nel laboratorio paterno districandosi tra farina, burro, uova, latte, planetaria, forno. Così la sua scelta professionale avviene naturalmente, senza imposizioni. Conseguita la licenza media, si iscrive alla sede coordinata di Agerola dell’Istituto Alberghiero “Raffaele Viviani”. Qui, nel 2015 consegue il diploma. Voto finale 97 e non 100 perché, si sa, i fuoriclasse lo sono sempre, soprattutto quando si assumono le proprie responsabilità. Infatti, mentre al quinto anno pensava all’Esame di Stato, in primavera, in omaggio al suo territorio, patria del provolone del Monaco, idea un dolce in omaggio “La Tentazione del Monaco”, una crema bavarese con il prezioso formaggio.
Sempre con le idee chiare, nel settembre dello stesso anno si iscrive alla Cast Alimenti, la prestigiosa scuola di pasticceria dove circolano i migliori maestri del dolce da Massari passando per Fabbri, Biasetto fino a De Riso e Pepe.
La sua stella ha sempre brillato di luce propria. Nel 2016 e nel 2017, dopo aver concluso il percorso di studio in “Cast” ottiene importanti riconoscimenti al “Sigep”, l’annuale fiera di Rimini dedicata alla pasticceria.
Il 18 settembre scorso è stato insignito del “Ritratti di Territorio – Food Award” per la sezione “Pastry Chef” con la seguente motivazione: “Giovane promessa della pasticceria, si distingue per un’intraprendenza fuori dal comune. Figlio d’arte, ha le idee ben chiare sul suo futuro. Le sue ultime performance sono una conferma ulteriore e ne fanno un fuoriclasse che ha scelto e non ha subìto l’arte pasticcera”.
Di lui si parla anche nel libro (in corso di stampa) “Le ricette del Vesuvio”, curato da Nunzia Gargano per le Edizioni dell’Ippogrifo.
In bocca al lupo!