Torre del Greco è una città che ancora oggi rimanda grande fascino. Si pensa al mare, al corallo, alla tradizione dolciaria.
Dal maggio scorso, è diventata anche sinonimo di pizza buona e territoriale. Da allora, è stata inaugurata la pizzeria “Magma” il cui nome è già tutto un programma perché rimanda alla forza vulcanica di questo posto. La presenza del Vesuvio e dei suoi vapori, infatti, regala particolari caratteristiche ai prodotti della terra. Basti pensare alla caratteristiche minerali del piennolo del Vesuvio, se rapportato a un altro proveniente da un terreno diverso.
Negli ultimi anni, infatti, sembra quasi che la forza del gigante dormiente stia contagiando gli abitanti di tutta la zona. Si assiste a una rinascita che porta un po’ tutte le comunità a mettersi in discussione.
È quanto fatto da Ciro Di Giovanni con il progetto Pizzeria Magma, patron anche del “Sakura Piscina Club”, un luogo di ritrovo estivo per gli abitanti del posto e non solo. Ciro ha una passione per la qualità che trasferisce in ogni settore di suo interesse, compreso quella della pizza. Basta guardare la dispensa piena di ingredienti, ortaggi provenienti dall’Agro vesuviano.
Claudio De Siena è il pizzaiolo prescelto. Molto bravo con gli impasti, si distingue anche per i gusti ideati che promuovono i prodotti della zona e si fondono in maniera armonica all’assaggio.
Il concept Magma è molto interessante proprio perché fa parte di un discorso più ampio che si interseca nella tradizione del Sakura.
La sintesi di questi due aspetti è rappresentata dal “Red Sunset Sakura”, il cocktail al pomodoro San Marzano che, in estate, si può bere a bordo piscina oppure come accompagnamento della montanara fritta. Il mix di succo di pomodoro, limone, zucchero di canna, vodka, sale, pepe e ginger beer sarà protagonista di un articolo specifico nei prossimi giorni. È un cocktail veramente equilibrato che permette di distinguere al palato i singoli ingredienti.
Torniamo alle pizze, le creature di Claudio De Siena, un uomo sereno, tranquillo che fa parlare le sue creazioni.
Così assaggio la margherita, l’orto in condotta (fiordilatte, zucchine San Pasquale, burrata di bufala, pomodorino giallo del Vesuvio). Nell’ultimo periodo grande successo sta riscuotendo la chiodina, la pizza dell’autunno per intenderci (funghi chiodini, provola, salsiccia, erba cipollina).
Interessante anche l’interpretazione della zeppola di San Giuseppe, preparata con la pasta della pizza.
Sono queste le storie che convincono e rafforzano l’idea che, nonostante tutto la Campania sia ancora “felix”.
Vado via con la consapevolezza di aver conosciuto, grazie a Marina Alaimo, un luogo nuovo e diverso dove poter degustare una buona pizza in compagnia.