Il 14 agosto nell’Agro Nocerino-Sarnese è il giorno della “palatella”. Il rito è collegato alla festività dell’Assunzione di Maria che ricorre il giorno di Ferragosto. La tradizione vuole che nella notte tra il 14 e il 15 i fedeli si rechino in pellegrinaggio al Santuario di Materdomini in Nocera Superiore per onorare la Madonna.
Giunti al luogo di culto, per ristorarsi, consumano questo filone di pane che termina con due nodini alle estremità e ricorda la forma di una caramella, ripieno di ‘mpupata (melanzane sottaceto con origano, aglio e peperoncino, ndr).
Nel corso dei decenni, l’ennesimo appuntamento gastronomico tra fede e devozione si è radicato perché è un’ulteriore tradizione per la conservazione dell’identità locale.
Così alla vigilia di Ferragosto, chi non si trova in vacanza, partecipa a questa tavolata estiva dove oltre all’imbottitura classica per la “palatella” si possono trovare anche alternative per venire incontro un po’ ai gusti di tutti. Il merito è sempre delle massaie che “hanno trasformato la passione per la cucina in messaggio d’amore”
D’altronde se dimentichiamo da dove veniamo non riusciremo a capire dove andremo.