Sono intuizioni come quella di Nicola Pisacane che ridanno senso e significato al ruolo della scuola. Ieri al colloquio orale dell’Esame di Stato, in qualità di studente dell’Ipsseoa “Raffaele Viviani” di Agerola, ha presentato alla Commissione “La merenda degli Dei”. Rappresentante della terza generazione di panificatori, il papà Francesco è il titolare del locale “Biscottificio Pisacane”, Nicola sta cercando di innovare per crescere senza rinnegare le origini. Considerato il flusso di turisti appassionati di trekking che per buona parte dell’anno arriva nel paese dei Monti Lattari, ha studiato una soluzione tutta per loro. Infatti, il pranzo portatile pensato dall’ormai ex studente è rivolto soprattutto agli appassionati di sentieri e scalate.
“La merenda degli Dei” è concepita per una singola persona nel rispetto delle necessità nutrizionali come si evince dall’etichetta. Scopriamo però cosa contiene. Due taralli con mandorle e burro di produzione locale del “Biscottificio Pisacane”, due fette di Provolone del Monaco Dop del Caseificio Ruocco, una bustina di marmellata di pere pennate di “Terre Generose”: questo il prezioso contenuto.
Basta un morso per essere catapultati nei sapori agerolesi. Infatti, tutti i prodotti della merenda sono prodotti sul posto e godono del marchio De.Co (Denominazione Comunale).
Appena presentato, il progetto aziendale del giovane Nicola è stato apprezzato e valorizzato da tutti. Curato nei minimi particolari, è già pronto per essere immesso in commercio.
Dal canto suo, l’ex diplomando se la ride di gusto essendosi distinto negli anni scolastici per il grande intuito imprenditoriale, a cui non sempre è corrisposto “uno studio matto e disperatissimo”. Di sicuro, attraverso la sua esperienza, si può comprendere il profilo ideale degli studenti di un istituto, quello alberghiero, che ancora oggi viene guardato con sufficienza dai prof “dinosauri” (https://www.youtube.com/watch?v=N0VYLTYwx3s), forti solo al di là della cattedra.
Sarò un’illusa, un’ingenua, ma io credo molti di più ai prof che riescono a mettersi tra i banchi cercando di comprendere il tripudio di emozioni nascosto in ogni alunno. Sbaglio? È vero. D’altronde sono una giornalista che insegna…