Racconto del brindisi di fine anno da “Pepe Mastro Dolciere” con lo sguardo sempre rivolto alle potenzialità del territorio

Sant’Egidio del Monte Albino (Pepe Mastro Dolciere), 31 dicembre 2017, ore 15.15

Una festa in attesa del nuovo anno. Così si è rivelato l’aperitivo organizzato da “Pepe Mastro Dolciere” con la complicità di Pasquale Torrente. Lo chef patron del ristorante “Al Convento” di Cetara ha dato vita a un vero e proprio cooking show mostrando al pubblico nient’altro che se stesso.

Un pomeriggio, che di solito si immagina noioso in attesa del cenone e del seguente brindisi di mezzanotte. si è trasformato in un momento unico.

Pasquale Torrente all’opera

Pasquale Torrente si è esibito nella sua performance migliore con gli spaghetti alla colatura di alici,

Pasquale Torrente, Spaghetti con colatura di alici

il pane burro alici,

Pasquale Torrente, Pane, burro e alici

anche nella variante con pomodorino confit dell’azienda “I Sapori di Corbara”.

Un’atmosfera familiare e accogliente per trascorrere insieme un po’ di tempo e scambiare quattro chiacchiere.

Da sx: Teresa Vitolo e Alfonso Pepe

Ci sono davvero tutti a condividere qualche minuto in un luogo che, al di là dell’impatto estetico, testimonia l’impegno, la resistenza, la fatica, la concretezza di una famiglia che, con la rinnovata pasticceria, si trasforma in protagonista dello sviluppo locale. I fratelli Pepe (Alfonso, Anna, Giuseppe e Prisco) hanno creduto nel posto natìo e sono rimasti attaccati alle radici trasformando n piccolo posto nel centro del mondo goloso.

Da sx: io, Alfonso Pepe e Veronica Bravo

Alfonso è in splendida forma, nonostante la stanchezza accumulata nei giorni precedenti per garantire a tutti la possibilità di poter gustare il suo gioiello per eccellenza, il panettone più buono d’Italia. Accoglie gli amici lanciando a ognuno un tappo di spumante, testimone dell’ennesimo brindisi. Lo stesso entusiasmo contagia anche il fratello Giuseppe.

Percepita da tutti l’armonia che regna tra Teresa, Veronica e Teng Mo, presenti per l’occasione, orgogliose e discrete che non rubano la scena ai protagonisti. I loro sorrisi valgono più di mille parole.

Oltre ai clienti abituali c’erano davvero tutti. Il maestro pizzaiolo Luigi Cippitelli, direttamente da San Giuseppe Vesuviano, per assicurarsi il formato speciale del panettone alle albicocche del Vesuvio che dichiara candidamente: “Non c’è niente da dire. Il panettone di Alfonso è il migliore. Non ce n’è per nessuno, poi questo con le “pellecchielle” è il mio preferito”.

Da sx: io, Maria Pepe e Luigi Cippitelli

C’è Carlo D’Amato, un altro malato del territorio, che con grande umiltà non esita a supportare Pasquale Torrente.

C’è Maria Pepe di “un armadio tutto per sé”.

Ci sono io, Nunzia Gargano, con tutti i miei “Ritratti di Territorio”, l’unico progetto che crede nel rilancio dell’Agro Nocerino-Sarnese partendo dai prodotti della “Campania Felix”.

C’è un continuo viavai vivacizzato anche dal garbo di Antonio e Cosimo, i barman, che catturano l’attenzione dei clienti controllando che tutti riescano ad assaggiare le prelibatezze dello chef.

Da sx: Cosimo e Antonio

Il tutto sotto lo sguardo vigile della figura storica di “Pasticceria Pepe”, l’insuperabile Carolina Ferraioli, una donna che più c’è da lavorare più diventa vivace e produttiva. Da qualche tempo, al suo fianco, c’è Ilaria Imparato, più giovane, già brava e molto, molto promettente.

A sx Carolina Ferraioli

Arriva anche il sindaco di Pagani, Salvatore Bottone con l’assessore Raffaele La Femina e le rispettive mogli. Come suo solito, varca la soglia con fare discreto, ma Alfonso accoglie anch’egli con il tappo scaramantico. Ennesimo brindisi, assaggio e Pasquale Torrente che ormai ha completato la sua performance che si confronta col primo cittadino. Gli argomenti tutti interessanti: territorio, tipicità, promozione culturale e l’impegno reciproco di creare un percorso virtuoso che si concluda a Pagani.

Non volendo cadere nel tranello del giornalismo italiano che si contraddistingue per essere spesso paternalistico, va comunque detto che le persone che credono nelle potenzialità del territorio non hanno bisogno di sbandierarlo ai quattro venti o di ottenere l’approvazione di chi è fintamente coinvolto preferendo altri lidi.

Spesso basta semplicemente una chiacchierata, come quella raccontata qualche riga fa, per far scaturire percorsi virtuosi. Ed è solo casuale se lì si sono trovati a riflettere Alfonso, Carlo, Francesco, Giuseppe, Maria, Nunzia, Pasquale, Raffaele, Salvatore.

to be continued…

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