Finale col botto. Si è concluso ieri il ciclo di degustazioni svoltosi tra novembre e dicembre presso l’Hermes Cafè in via Plinio a Pompei pensato da Gian Marco Carli e Giuseppe Pisacane.
Serata a quattro mani con due protagonisti d’eccezione: Gian Marco, l’archeochef per intenderci, e Salvatore Avallone, chef patron di “Cetaria” a Baronissi.
Due giovani che hanno unito le loro forze per far vivere ai propri estimatori un percorso enogastronomico intrigante e originale.
Gian Marco e Salvatore sono molto diversi nel temperamento, ma identici nella passione per una professione affascinante e dura.
L’entrée (arancino con rosso di Mazara e provola, vellutata di patate e tartufo bianco irpino)
e il primo antipasto sono stati preparati dallo chef di casa, Gian Marco, “Il Principe”, per intenderci.
Il tataki di tonno, pistacchi e maionese al dragoncello con sfoglia di cipolla rossa marinata ha confermato l’estro e la competenza di questo ragazzo che preferisce far parlare le sue creazioni.
Il polpo brasato al rosmarino, frappè di patate allo zafferano, terra di olive nere, maionese al pomodoro e chips di polenta alla papaccella
e le orecchiette ai due datterini, colatura di alici di Cetara e nocciola tartufata di Giffoni sono stati prepararati dall’energico Salvatore.
Il secondo piatto è costituito da uno degli alimenti preferiti di Gian Marco: il baccalà in fricassea, crema di scarola riccia e crumble di cipolle e pinoli con pomodorino candito.
Per le portate sono stati abbinati i vini dell’azienda “Bosco de’ Medici” il Pompei Bianco e la “Lacryma Christi”.
Un plauso va anche al mixer Francesco Varnelli per il gelly rusty nail affumicato alla vaniglia, croccante di dattero, noce moscata e twist di limone
che ha preparato il palato alla caprese al cioccolato fondente e ganache di cioccolato bianco agli agrumi di Salvatore Avallone.
Molto apprezzati i distillati a cura dell’Azienda Berolà di Portico in provincia di Caserta.