dall’inviato Antonio Ambrosio
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Il primo giorno del mese è sempre un nuovo inizio e se poi questo corrisponde al primo giorno della settimana e del mese di agosto, non può che essere il giorno del pomodoro San Marzano.
L’oro della terra, della nostra terra.
L’olfatto, la vista, i sensi tutti hanno partecipato rievocando i ricordi dell’infanzia. Una tavolozza di colori sparsi e poi mischiati per dare piacere a chi tra quei campi da piccolo trascorreva la parte finale delle sue vacanze estive. Essere accolti con il verde che aromatizza l’aria di speranza, la cui essenza dona sapore ad un mix di tradizione e modernità, fa spalancare gli occhi e sprizzare di allegria l’appetito.
L’appetito? Si è mangiato con gli occhi. Istintivamente mentre la vista si lasciava folgorare dalle diverse prelibatezze culinarie, il gusto assaporava, masticava e si perdeva in un nirvana di piacere.
In cucina come nell’arte ogni opera è possibile. Basta avere una tela su cui poter poggiare i colori dell’anima o avere il coraggio di scegliere, con un gesto di follia, di rappresentare il tutto con il colore della passione, quel rosso che anima e dona vitalità a chi sa amare incoscientemente, a chi mangia con amore.
“Salutàre” questo giorno non è facile, come invece “ salutare” è scoprire la nostra terra, meravigliandosi di luoghi poco conosciuti,
tra vecchi incontri e strette di mano, alla ricerca di quella speranza inizialmente vista ed ora inspirata, come di quel primo respiro del mattino quando un nuovo giorno sta per iniziare.
Grazie Terra.
Un grazie all’Edizioni dell’Ippogrifo Francesco Ciociano ed a Maura Ciociano per questo viaggio nel primo giorno del mese, il “San Marzano Day”.