Atrani e l’Agro: percorso comune per ritrovare se stessi

di Raffaela Mazzotta

Tornare alle origini con lo sguardo sempre rivolto al futuro. È stato questo il messaggio lanciato giovedì sera in occasione della presentazione del libro di Nunzia Gargano “Le ricette dell’Agro Nocerino-Sarnese” (Prefazione di Luciano Pignataro), edito dalle Edizioni dell’Ippogrifo. Nell’aula consiliare del comune di Atrani, il giornalista Luigi Mannini e Stanislao Balzamo, consigliere comunale delegato alla Cultura, hanno coinvolto il pubblico nell’affascinante viaggio sulle vie delle tradizioni enogastronomiche.

Da sx: Stanislao Balzamo, Luigi Mannini e Nunzia Gargano
Da sx: Stanislao Balzamo, Luigi Mannini e Nunzia Gargano

I relatori, insieme all’autrice, hanno affrontato una serie di temi tutti interessanti. Si è riflettuto sulla necessità della valorizzazione di un’agricoltura consapevole e improntata al rispetto degli equilibri ambientali; sull’estro di chef e produttori, contemporaneamente esecutori e protagonisti di opere d’arte quali piatti e prodotti tipici; sul bisogno di un impegno serio da parte delle istituzioni affinché riescano a decodificare il messaggio implicito in un percorso improntato alla riscoperta delle tradizioni territoriali, l’ennesimo modo per riscoprire se stessi.
L’ex Campania Felix può ritornare tale. Con questa speranza si è concluso il dibattito.
Valga per tutti l’esempio del contadino Giuseppe Montoro che dall’isola felice di Lavorate di Sarno dimostra che non ancora tutto è perso. Giuseppe, nonostante il passare degli anni, si è conservato puro e ha resistito ai pesticidi e alle innovazioni tecnologiche violente. I suoi insegnamenti sono stati seguiti dai suoi due figli: Dario, che segue le orme paterne e Lorenzo, chef dell’osteria “Al Paese” (patron Luca Ingenito, anch’egli di Lavorate) di Nocera Inferiore che trasforma in creazioni artistiche i prodotti della terra.
Lo stesso sogno rapportato alla realtà di Atrani è coltivato da Stanislao Balzamo, da tempo impegnato per il rilancio di due fiori all’occhiello del paese costiero: il pasticciotto e il “Sarchiapone” (la zucca lunga imbottita con la propria polpa e la carne tritata).
Ad maiora!!!

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