Sarratore secondo Ferrè

di Maria Pepe

 

Libri e cappuccino feauturing Ritratti di lettura.
Lo stronzo geniale. Guida semiseria ai Nino Sarratore di Raffaele R. Ferré, edito da Colonnese Editore.
Ironico, sagace, brillante, dissacrante, sorridentemente crudele, veste i panni di un libricino fashionista, a cominciare dalla copertina, sgargiante e decisa di un bel rosa Schiaparelli, con nel mezzo l’arma di distruzione di massa che il bel Sarratore padroneggia, un paio di occhiali neri.
Mette, toglie, martirizza, usa, come un sonaglio ad ultra suoni per la preda innamorata.
“Il nulla con gli occhiali”.
Esemplare maschile più diffuso e ambito a danno degli altri, primo tra tutti la perla rara Enzo Scanno.
Un libello che tiene e fa abbassare la testa ai più blasonati trattati di psicologia o pastoni intimisti.
Dinamiche in divenire attraverso varie forme di genere, dal saggio alla critica al test da rivista sino alla liberatoria lettera d’addio.
Con un “cinismo sentimentale” che attinge a vita ed espressioni quotidiane, l’autrice mette al microscopio Sarratore e palesa tutte le tecniche del sogno d’amore, con a cornice citazioni esempio di film, canzoni e quanto la produzione umana alta o bassa che sia abbia fornito per mettere nella nostra mappa cromosomica il Virus  Sarratoris.
Notevole lo studio della diffusione di questo e del manifestarsi dei sintomi nel mondo social.
Orbiting, ghosting, mirroring, robe sballanti che ruotano intorno ad un mi piace che accorcia il silenzio e che sembra dire ci sei anche se nn ci sono.
Il bravo ragazzo, con un padre mostro, che va per uccidere ed invece emula con il dolce veleno della profondità intellettuale con cui diligentemente fa violenza emotiva.
Il cucciolo smarrito dai grandi e penetranti occhioni tutto sentimento e niente sesso ma poi… Accade… ed è il fato non il suo volere.
L’irrisolto che fa male prima a se stesso, “qualcosa lo mangia dentro”.
Quello che la scelta è la non scelta.
È creatura che la vanità di donna, nel credersi diversa dalle altre, nutre.
Grande rivelazione: non esiste Nino senza Lenù.
Abbiamo tutte/i incontrato un Nino perché tutte/i siamo Lenù.
Ma Lenù è anche Elena Greco.
Se restare nel club Sarratore lo decidi tu!
Consapevolezza, risoluzione, accettazione sportiva e pacifica di aver perso tempo con il niente.
“Sei stata brava, ti ammiro.
Perché?
Perché sei riuscita a lasciarlo andare a…”
Lo stronzo geniale
Ironia e grinta.
Con genio, sì.

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