di Maria Pepe
Le parole, i tempi e il cuore per reggere il peso di un “regno”.
“La sovrana lettrice” di Alan Bennet, edito da Adelphi, è il libro che questa settimana accompagnerà il nostro cappuccino.
Ironia e sagacia mostrano una regina umana che attraverso la casuale scoperta di “quegli oggetti strani” trova una nuova sé stessa e dà inizio a un nuovo periodo elisabettiano.
“È possibile che io mi stia trasformando in un essere umano. Non sono convinta che si tratti di un cambiamento auspicabile”.
Un nuovo regno, una nuova maestà.
Lettrice onnivora, cercherà di iniziare chiunque all’incantato mondo di carta.
Ne saprà ben presto qualcosa il presidente francese: “ha mai letto Jean Genet?”
Una donna che, pagina dopo pagina, romanzo dopo romanzo, diverrà sempre più sicura dei propri mezzi e con regale distacco metterà in scacco tutte le maestranze che la circondano e che cercano di distrarla dalla sua “pericolosa” passione. L’idea del primo ministro sarà allontanare Norman, suo Virgilio, in questo viaggio fatto d’inchiostro e parole ma… Attenzione ai colpi di scena!
Il potere della letteratura, della capacità, attraverso la lettura, di affinare, allargare e fortificare mente e personalità, vengono fuori da queste poche, ma mirate pagine.
“Dite tutta la verità, ma ditela insinuandola:
l’importante è girarci attorno”.
La sovrana lettrice.
Originale e delizioso.
Godibilmente, sì.