Presentato il menu estivo. Da sabato scorso, 20 giugno, Giulio Coppola, lo chef patron del ristorante “La Galleria” in Gragnano ha deliziato i palati dei degustatori con le nuove pietanze estive. Trionfo di colori, sapori, scenografia, profumi per le creazioni di un artista attento ai gusti semplici, freschi e puliti.
Questo giovane poco più che trentenne, per due anni con Antonio Cannavacciuolo a Villa Crespi, ormai non ha più bisogno di presentazioni, ma la sua umiltà conquista chiunque si trovi a varcare la porta d’ingresso del suo “gioiello”.
A partire dalla nuova carta dove non potevano mancare zucchine, fiori di zucca, rucola, melanzane, limoni, ciliege, frutti rossi, ben accompagnati da altri ingredienti che completano il corollario di piatti che rimangono impressi nel palato e nella mente di chi li assaggia.
E così dopo il goloso aperitivo di benvenuto (bruschetta pane, burro e alici; crocché di patate, polpetta di melanzane, montanare con pomodoro caciotta di pecora e germogli di rucola) e lo stuzzichino (pasta e fagioli ripassata con ristretto di totani),
accompagnati dal Villa Franciacorta Saten 2010 Docg, l’incanto è proseguito con la seppia poche, riso Venere e croccante alle alghe;
mozzarella in carrozza con salsa di acciughe e riccio;
(peperoncini verdi di fiume) con baccalà mantecato, salsa di burrata, pomodorino infornato e limone candito.
Anche i pani si fanno notare alla “Galleria”, sfornati quotidianamente dal proprio laboratorio (pane classico, alle olive, al pomodoro, di segale; plum cake ai fiori di zucca; grissini al burro, al sesamo; crackers alla paprica),
eventualmente accompagnati dall’olio extravergine di oliva fruttato intenso Roboris San Comaio.
Una nuova tappa di quest’incantevole percorso del gusto è stata quella segnata dai primi: fettucce con salsa di zucchine alla scapece e gamberi;
gnocchi di patate e salvia con riccio e consommé di zucchine e zafferano;
spaghetto al limone, con olive, muso e rucola.
Molto originale la triglia con zucchine, fiori e acqua di provola.
Felice anche la scelta del vino da accompagnamento al menu: Ravello Bianco Docg 2013 delle Cantine Marisa Cuomo.
Prima di arrivare al dessert, lo chef ha rinfrescato i palati con il sorbetto al limone e ciliege di Castello, una località di Gragnano, famosa proprio per i maestosi ciliegi.
Dulcis in fundo: la percoca sciroppata sablé e classica chantilly,
la coupelle di cioccolato alla mousse di yogurt e frutti rossi,
un assaggio di piccola pasticceria (croissant ripieni di gianduia alle nocciole, babà, sablè al fior di sale, brioche ripiene di gianduia al torrone), assaggio di diverse tipologie di cioccolato.
Sorpresa finale, quando tutti hanno ultimato la cena, finalmente Giulio Coppola arriva in sala. D’altronde sa bene che può starsene tranquillamente in cucina con Michele Imparato, Paolo Schettino e Salvatore Somma.
In sala c’è l’infaticabile Camilla, la fidanzata dello chef che condivide sogni e speranze appoggiandolo in ogni scelta, accompagnata dalla giovane Iolanda Consiglieri. Quasi timido, rimane in cucina per tutta la serata, uscendone solo alla fine quando tutti hanno terminato la cena. Per raccogliere i giudizi, per salutare, per rassicurare.
I suoi occhi sprizzano entusiasmo e amore e ne garantiscono la creatività.
Sono pochi gli chef che nonostante il successo, l’apprezzamento del pubblico, gli attestati di stima degli esperti del settore, conservano ancora un tratto di ingenuità e stupore che ne determina poi l’unicità.
E Giulio Coppola è sicuramente uno di questi. Te ne accorgi quando a lui e Camilla viene tributato il “Ritratti di Territorio – Food Award”, un riconoscimento conquistato per meriti acquisiti sul campo.
Degna conclusione di una serata indimenticabile.