“Ma il cuore ha tremato sempre, tutte le sere, tutte le prime rappresentazioni, e l’ho pagato. Anche stasera mi batte il cuore e continuerà a battere anche quando si sarà fermato”. Queste parole, pronunciate da Eduardo De Filippo, il 15 settembre 1984 a Taormina, sono diventate il suo testamento spirituale. Sembra ieri. Invece, il prossimo 31 ottobre ricorreranno i 40 anni dalla sua scomparsa. Un decennale che non passerà inosservato. Dovunque. Anche a Pagani. Casa Babylon Teatro e Ritratti di territorio, ancora una volta, rafforzano la loro sinergia, complice l’ospitalità di Rino Buonocore, priore della Confraternita di Maria Ss.ma Addolorata. Insieme hanno pensato un evento dedicato al padre di “Natale in Casa Cupiello” e di tante altre commedie che fanno parte della storia teatrale internazionale.
“La Pausa. Omaggio senza pretese a Eduardo De Filippo”: questo il titolo dello spettacolo che si svolgerà nella chiesa di via Nicola Pagano. L’appuntamento è per mercoledì 30 ottobre, alle 20.30.
In scena e alla regia ci sarà Vincenzo Sabatino, attore di Casa Babylon, accompagnato musicalmente da Giovanni Tommaso Tortora. La direzione artistica sarà di Nicolantonio Napoli. Il supporto audio e luci sarà affidato a Enzo e Franco Civale.
Perché un giovane sceglie di correre il rischio di portare in scena il più grande?
“Ho conosciuto Eduardo a 6 anni, sul divano di casa, ventisette anni dopo la sua morte – spiega Vincenzo Sabatino – Da allora, la scelta di andare a teatro. Dopo anni di studio, ho trovato il coraggio di creare un piccolo spettacolo con le sue commedie. È stato fondamentale, nel mio percorso, il lavoro realizzato da Fausto Russo Alesi su “Natale in casa Cupiello” e “L’arte della commedia”.
Un momento da non perdere. L’ingresso è gratuito su prenotazione all’indirizzo e-mail press@ritrattiditerritorio.it.
Lo spettacolo
Il personaggio in scena, senza nome, abita nelle coscienze di ogni uomo. Ne ha tutte le contraddizioni, ma non è umano, forse lo è stato in passato.
Vincenzo Sabatino affronta per la prima volta le opere di Eduardo De Filippo. È il personaggio che si immerge nelle opere del grande commediografo, dando voce alle emozioni della vita reale che hanno costruito la struttura dello spettacolo. L’intenzione è promuovere una riflessione sulla precarietà dell’uomo nella società moderna, ridotto a un automa che non può permettersi di percepire sentimenti. È il caso di prendersi una pausa per riscoprire le fragilità, i luoghi, i ricordi, le contraddizioni, le radici.
E così sono stati selezionati brani di opere da: “Uomo e galantuomo (1922); “Natale in casa Cupiello” (1931); “Napoli milionaria” (1945); “Occhiali neri” (1945); “Filumena Marturano” (1946); “Questi fantasmi” (1946); “De Pretore Vincenzo” (1957); “Il sindaco del rione Sanità” (1960).