La Confraternita Maria SS.ma Addolorata e Ritratti di Territorio hanno organizzato la prioiezione di “Tonino”, il cortometraggio dedicato alla memoria di Antonio Esposito Ferraioli, cuoco e sindacalista della Cgil, ucciso barbaramente la notte del 30 agosto 1978. L’evento si svolgerà domenica prossima, 10 novembre, presso la Chiesa Maria SS.ma Addolorata in via Nicola Pagano a Pagani.
La storia di Tonino, morto a soli 27 anni per aver rifiutato di cucinare carne marcia ai dipendenti dell’allora Ericsson Fatme di Pagani, va raccontata e condivisa.
A riflettere sull’importanza delle sue scelte, ci saranno, dopo i saluti del priore della Congrega, Bonaventura Buonocore, il cast e lo staff di “Tonino”; Gennaro Esposito, chef “La Torre del Saracino”, Vico Equense; Isaia Sales, docente di Storia delle Mafie presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. A Nunzia Gargano, giornalista, il compito di coordinare i lavori.
Dopo la discussione, in memoria della figura di Tonino, alcuni artigiani e produttori locali saranno presenti con le loro creazioni: Caseificio Aurora (Sant’Egidio del Monte Albino); Famiglia Pagano 1968 (San Marzano Sul Sarno); Il mondo senza glutine (Nocera Inferiore); Osteria La Pignata (Bracigliano).
Il film
Il film vede la regia e la fotografia di Gaetano Del Mauro. È stato scritto da Aldo Padovano, Alfonso Tramontano Guerritore e Federico Esposito. Attore protagonista è Andrea Contaldo, che interpreta il ruolo del sindacalista, con la partecipazione straordinaria dell’attrice salernitana Anna Rita Vitolo, già impegnata nella serie tv HBO “L’amica geniale”. Il progetto è stato prodotto dalla Cgil e Flai Cgil assieme alla Fondazione Pol.I.S della Regione Campania, con l’associazione culturale “Ambress’…am press” ed il presidio paganese di “Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” in collaborazione con il Giffoni Experience nell’ambito del programma “Giffoni per la Legalità”. Il corto gode del patrocinio del comune di Pagani.
SINOSSI
“Tonino” è un cortometraggio dedicato alla memoria di Antonio Esposito Ferraioli, cuoco e sindacalista Cgil ucciso dalla camorra il 30 agosto 1978 a Pagani , in provincia di Salerno. Due colpi di lupara lo ferirono a morte sotto casa della sua futura moglie. Aveva solo 27 anni. La sua colpa, da sindacalista, fu il rifiuto di cucinare carne marcia per la mensa della Fatme, grande stabilimento industriale di Pagani. In fabbrica si era battuto anche per migliorare le condizioni lavorative dei suoi colleghi operai. La camorra non glielo perdonò. Ad oggi non ci sono condanne né per mandanti né per gli esecutori dell’omicidio Esposito Ferraioli.
Il corto inizia e finisce sul luogo dell’omicidio. La storia comincia subito dopo l’esecuzione. Siamo nel 1978. È la sera del delitto. Da allora il tempo è come sospeso, ancora, nel 2018. Quarant’anni dopo l’omicidio la sua presenza aleggia ancora per le strade della città. Una presenza leggera, impalpabile. Nel presente il cuoco-sindacalista rivive la sua storia, attraverso le tappe di una giornata ideale che ricostruisce la sua vita. Non è un ritorno. È una permanenza.