Non avrei mai immaginato di rimanere entusiasta per un ristorante in un centro commerciale. Invece mi sono ricreduta. Subito. Giovedì sera, sono stata da “Bufalo Re – Pizza e grill” al primo piano del “Pegaso” in Pagani.
In realtà, quando ho scoperto che c’era lo zampino di Giovanni Petrone, ero già certa del risultato. Siccome ognuno di noi nasconde dentro di sé un San Tommaso, ho voluto la prova del 9.
Che dire! Sono rimasta senza parole. Per tanti motivi.
Per la sobria bellezza ed eleganza del posto, inaugurato il primo febbraio scorso su di un piano rinnovato e più illuminato di come era prima.
Per la professionalità del personale di sala, femminile tra l’altro. Maria Brillante è attenta al particolare, alla sostituzione della posateria, alla cortesia nel deporre la pietanza.
Per il coraggio di scegliere di praticare buona ristorazione in un luogo dove ci si reca per lo più per consumare un pasto veloce.
Per l’attenta selezione degli ingredienti senza tralasciare nulla dalla pasta agli ortaggi dalla pizza alla carne.
D’altronde lo staff è costituito da persone entusiaste e professionali con tanti anni di esperienza nel campo.
Girolamo Granata è il pizzaiolo. Silenzioso, schivo, preferisce esprimersi attraverso le sue pizze, cultore dell’impasto e della buona farcitura, come Gianfranco Iervolino con cui ha lavorato qualche anno.
A Diogene Comelletto, la responsabilità dei piatti preparati privilegiando elementi semplici e campani in grado di valorizzare ogni pietanza.
Daniela Grosso è la project manager colei che ha creduto in questo progetto prima di tutti. È una sua creatura, è entusiasta come solo i giovani sanno essere, è sempre presente ma in maniera discreta.
Per lo staff di Bufalo Re, infatti, conta soprattutto che il cliente sia a suo agio, si rilassi, non si senta assillato. Cortesi e non invadenti con tutti.
Dopo la presentazione, è il caso adesso di descrivere come si è svolta la degustazione.
Ad aprire il percorso per far percepire immediatamente il concept di questo ristorantino Giovanni presenta il “Gran Tagliere del Re” (sfilacci di bufalo, affettati misti e formaggi della tradizione napoletana accompagnati da confettura agli agrumi, composta di cipolla rossa di Tropea e miele d’acacia Bio), accompagnato dalla turca che già fa intuire la bravura di Girolamo. L’impressione è poi confermata all’assaggio della “Pizza colorata”.
Si passa ai primi piatti. Assolutamente da assaggiare la pasta Leonessa alla genovese di bufalo.
Si distinguono per freschezza invece i panciotti con mozzarella di bufala e ricotta al piennolo del Vesuvio.
Buona la selezione di carne. Assaggio la tagliata di black angus
e quella di bufalo.
Non c’è posto per il dolce, anche se eccezionale perché Giovanni ha scelto la selezione di “Pepe Mastro Dolciere”, vicino di casa per intenderci.
Vado via soddisfatta e rincuorata. Ogni qualvolta incontro qualcuno che crede in Pagani e nell’Agro Nocerino-Sarnese mi convinco sempre di più che è giusto continuare a credere nelle potenzialità dei nostri territori. Una serata indimenticabile anche perché, oltre a conoscere tanti seri lavoratori, ho rincontrato il mio amico Gianni Mellone, passato lì per caso a mangiare una pizza, uno dei miei chef preferiti, indigeno come me.