Conto alla rovescia partito. Grande attesa per “Cabaret Yiddish” con Moni Ovadia, quarto appuntamento della ventunesima edizione di “Scenari pagani”. Giovedì 22 febbraio, alle 21, presso l’Auditorium Sant’Alfonso Maria De Liguori, nell’omonima piazza in Pagani, si rifletterà sulla condizione universale dell’ebreo errante con un taglio ironico e trascinante che, nello stesso tempo, lascerà il segno.
Nell’attesa di varcare la soglia del teatro, dalle 20.30, nel foyer ci sarà il consueto appuntamento con “Tarallucci e vino”, l’AperiSpettacolo nato da un’idea del direttore artistico Nicolantonio Napoli e della giornalista Nunzia Gargano, ideatrice di “Ritratti di Territorio”, per promuovere e valorizzare le eccellenze enogastronomiche campane.
Protagonisti della serata: l’Agro Nocerino-Sarnese, i Monti Lattari e l’Agro Vesuviano.
La selezione dei vini, come sempre, sarà curata dal winemaker Giuseppe Pagano dell’Azienda Vinicola Santacosta.
Insieme a lui, altri amici sempre presenti quando c’è da impegnarsi, Mafalda Amabile e Gerardo Figliolia dell’Osteria “La Pignata” di Bracigliano e Luca Ingenito dell’Osteria “Al Paese” di Nocera Inferiore. Debutterà per la prima volta in una manifestazione pubblica Giovanni Petrone con “Bufalo Re”, il nuovo locale aperto dal primo febbraio scorso presso il Centro Commerciale Pegaso di Pagani. Non mancherà una golosa novità gluten free del laboratorio artigianale “Il Mondo Senza Glutine” di Nocera Inferiore. L’elenco continua Giuseppe e Maurizio Di Ruocco di “Villa Zaira” e Massimiliano Malafronte dell’omonimo Panificio in rappresentanza di Gragnano; i salumi e le carni di Gino Donnarumma ovvero “Macelleria Maggiore” che, insieme, alla giovane Elisa Somma e Speranza Palummo, animatrici del Ristopub “Joia”, testimonieranno l’operatività di Pimonte.
A chiudere in bellezza, il volo delle prime colombe pasquali grazie al maestro Alfonso Pepe di Pepe Maestro Dolciere in Sant’Egidio Del Monte Albino e le magiche, gustose e profumate essenze dell’alchimista Luisa Matarese, ovvero “Alma De Lux”, l’anima del Vesuvio.