di Maria Pepe
L’ amore ha tempi, modi, ritmi diversi. Talvolta, si palesa come per magia, spuntando da un disinteresse atavico e distruttivo. In un momento magari propizio i calcolatori dell’amore decidono che l’oggetto del conveniente desiderio è diventato ormai maturo per poterne amorevolmente ricavare vantaggi più o meno evidenti.
Parole, gesti, battaglie. Tutto ora si fa in nome di un legame e di un’appartenenza, la stessa che prima si affossava, depredava e man mano cancellava.
Altre volte, invece, qualche folle nasce già con quell’amore nel cuore, puro, incontaminato, e, sin da bambino, si erge a difesa della sua prima grande passione: il territorio. Giorno dopo giorno, si sfida lo scetticismo dei sempre scontenti – oggi come d’ incanto pronti anche ad ararlo a mani nude – si cresce insieme al proprio ideale, si incontrano per strada altri folli con cui combattere la battaglia, fino a quando ormai adulti l’ amore sempre più consapevole lo si consegna alla storia nero su bianco.
Nel lontano 2011, quando Pagani, città alfonsiana di pregio e valore, altro non era, per i suoi stessi cittadini, che una costantemente bistrattata terra di mezzo…
Nunzia Gargano per le Edizioni dell’Ippogrifo, insieme a un gruppo di altrettanti visionari, me compresa, cura… “Pagani guida turistica”. L’immagine è affidata alle foto di Gaetano Del Mauro (al quale si deve la foto di copertina), Gaetano Falcone, Luigi Montoro, Luigi Pepe, Franco Persico, Sasà Sorrentino.
Unica motivazione? Svelare il vero volto del passionale paese, senza alcun tornaconto. Così “Pagani si apre in un libro” e man mano che si sfoglia, si svela… nella passeggiata archeologica di Emma Tortora; mostra la sua parte barocca attraverso Elena Carrara; incanta con la sua opulenza religiosa descritta da Elena Carrara, Matteo Baselice, Sigismondo Somma; racconta per mano di Gerardo Sinatore, Anna Maria Musilli, Nunzia Gargano, fede, storia e folklore, senza dimenticare i suoi Santi: Alfonso e il suo genio illuminato di cui Apollonia Califano, bibliotecaria alfonsiana, parla senza riserve; il Beato Tommaso Maria Fusco; i suoi artisti da Nunzio Ferrajoli, raccontato da Tiziana Ferrara, a Floriano Pepe, Domenico Stile, senza dimenticare, e come potremmo, Salvatore e Genny Sorrentino affidati alla mia penna; le ceramiche della bottega d’ arte “Il Coccio” di Maria Luisa Lavorante. Con “In giro per la città” si scopre la promozione culturale, con Valeria Tevere per l’Aecc di Pagani; Nicolantonio Napoli per “Casa Babylon Teatro”; Gian Luigi De Rosa per l’Isla. Degna conclusione: qualche tradizionale boccone enogastronomico.