di Antonio Ambrosio
Forse lo capiremo solo quando passato il tempo staremo a raccontare, rievocando i fotogrammi impressi nella memoria, tutti i passaggi vissuti per costruire un rapporto d’amore nato sulla gioia, passione, forza e coraggio.
Con Luigi Cippittelli sono queste le parole perfette per suggellare il suo creato, quel rito preparatorio che compie tra il bancone ed il forno ponendoti in contemplazione di anteprime perfette.
La pizza con lui si veste di esperienze ben definite, prodotti provenienti da vari territori, assemblati finemente con cura e devota delicatezza. La percezione immediata nell’osservare, il suo architettare le combinazioni giuste è quella dell’amore, l’amore per il suo lavoro.
Con cura attrezza il suo fare, contornato di loquace gentilezza e, come per magia, dal fuoco liberatorio dove l’acqua evapora ed il sapore rende la pizza la regina dei suoi tavoli, genera fascino.
Ascoltando il racconto della sua vita, subito immagini uno uomo con la valigia, un irrequieto alla continua ricerca di esperienze e che, con calma, ti elenca senza far trapelare alcuna agitazione, meravigliandosi in prima persona nel parlare del suo passato di quanta strada abbia fatto, nutritosi nel tempo solo e semplicemente della tanta voglia di lavorare mettendoci passione.
Ed è con tenacia che elabora e rielabora impasti pronti per la perfezione. Con una insolita manualità adagia le sue conoscenze portando a compimento un percorso fatto di conquiste ed incertezze, conscio di quanto la propria umiltà è uno degli ingredienti principali della pizza firmata Luigi Cippitelli.
Suggestivo è ciò che nasce sul quel marmo bianco, un prima ed un dopo succulento, un exploit decisamente magnetico dotato di convincente gusto.
Costruire con amore per donare agli altri emozioni culinarie fatte di vera artigianalità, dove l’elezione a grande maestro pizzaiolo è lasciato al riscontro sincero dei commensali.
Grazie Luigi per questa esperienza genuina.