È partita ufficialmente la sesta edizione di “Oro Rosso”. Ieri sera, tra via Borsellino e via Cavour a Sant’Antonio Abate, si è celebrata la festa del pomodoro e della sua tradizione. Fino a domenica, tutti insieme per celebrare l’ortaggio più legato all’identità locale campana che, un tempo, nel paese dei Monti Lattari accoglieva diverse industrie di trasformazione. Manifestazioni del genere servono anche per aprire una riflessione e comprendere che nel ritorno alla terra si nasconde il futuro.
“Oro Rosso” ha un importante scopo: raccogliere fondi per finanziare la attività del Centro parrocchiale Santa Maria Rosa Nova di cui è animatore privilegiato don Salvatore Branca. Il parroco della locale chiesa madre ha una grande capacità di coinvolgimento.
Nelle suggestive casette dell’evento, i volontari e non solo hanno preparato una serie di pietanze con il pomodoro protagonista. Il messaggio di speranza però è un altro e proviene dai giovani.
Tantissimi ragazzi minorenni si sono dedicati a supportare la manifestazione controllando la pulizia dei tavoli, il gradimento del pubblico e la raccolta differenziata.
Un vero e proprio organo di controllo giovanile pronto a sbarazzare i tavoli alla fine della consumazione e a differenziare i rifiuti per conferirli nel contenitore giusto.
Chi ben comincia è alla metà dell’opera e si continuerà stasera con il secondo appuntamento.