Martedì 24 giugno scorso, Domenico Faiella e Lorenzo Oliva, hanno chiuso col botto la rassegna di abbinamento cibo e vino. Protagonisti questa volta i vini delle Cantine Marisa Cuomo, abbinati a pizze e pietanze dal sommelier Gaetano Cataldo. Da Wip, c’erano davvero tutti. Via Atzori si è trasformata nel punto di incontro di produttori e artigiani enogastronomici.

In 11 anni, Domenico e Lorenzo ne hanno fatto di strada. A loro, il merito di aver creato una squadra, dove ognuno svolge il proprio ruolo con entusiasmo. C’è Riccardo Faiella, il pizzaiolo. Meglio non scrivere la sua età. È giovane, ma vecchio all’arte. In questi anni, è riuscito a costruirsi il proprio spazio in un mondo dove gli squali sono tanti. Testa bassa e concentrazione. Che dire poi di Pierpaolo Strino?! Responsabile di sala, con leggerezza, riesce a tenere tutto sotto controllo. Te lo ritrovi subito al tavolo, se si accorge che qualche indecisione sta attanagliando il cliente. E poi c’è anche lo chef, Alfonso Rega. Da Wip, se un giorno non ti va la pizza, hai sempre la possibilità di scegliere.
L’edizione di giugno di “Sorsi & Morsi” è stata entusiasmante. Ancora una volta, è stato possibile verificare la creatività di artigiani e produttori.
Protagonisti dell’entrée i salumi del salumificio fratelli Cardone e della Macelleria del Centro Storico con treccia di fior di latte, zest di limone e olio evo Carpelesse Madonna dell’olivo.

Subito dopo, è stata la volta degli antipasti lievitati, la passione di Riccardo. È sfilato il padellino Lattara (impasto ai cereali e semi con provolone di Fior d’Agerola, caciotta di Capra e fior di latte di Agerola a strati con pomodorino di Corbara semi dry e pesto di maggiorana, basilico e timo limonato) con olio evo Itran’s Madonna dell’Olivo.

A seguire, la Naucratica Napoletana (impasto tipo “0” alle foglie di mirto e limone, con crema di pomodoro San Marzano abbrustolito, besciamella di aglio, origano in 3 consistenze e filetto di acciuga di Cetara; olio Rotondella di Madonna dell’Olivo).

La conclusione della prima parte è toccata a Santa Trofimena (impasto “1” al cacao, ristretto di pomodoro Re Umberto, varie consistenze di melanzane arrostite, con fonduta di provolone Fior d’Agerola, basilico e pepe nero; olio evo Carpellese Madonna dell’Olivo).

Il vino protagonista è stato il Furore Bianco Costa d’Amalfi Doc 2024.
Subito dopo, si è passati al primo piatto.
Lo Scarpariello a mare è stato realizzato con il fusillo fresco sangiliano con variazione dello Scarpariello al pomodorino di Corbara di Carlo D’Amato e acciughe di Cetara, con basilico e scorzetta di limone sfusato di Amalfi, innaffiato dal Rosato Costa d’Amalfi Doc 2024.

Il secondo piatto è stato un omaggio alla Divina: Sarchiapone di Atrani, salsiccione e pane jurmano

abbinato al Furore Rosso Costa d’Amalfi Doc 2024.

Lello e Giancarlo Romano dell’omonimo Gran Caffè di Solofra sono stati i protagonisti del dessert. Hanno presentato la Tetta di Venere e, a sorpresa, il pandoro.

Con i dolci sono stati degustati i liquori artigianali di Amaro delle Monache di Torraca.
Ancora una volta, Domenico e Lorenzo si sono confermati ottimi padroni di casa in grado di far vivere sempre nuove emozioni ai propri ospiti. Tra qualche giorno, un po’ di meritato riposo, per tornare più carichi e creativi.