di Maria Pepe
Kairos di Jenny Erpenbeck, edito da Sellerio, libri e cappuccino di questa settimana.
“Perché mai un amore che va tenuto segreto ci rende più felici di uno di cui possiamo parlare? […] Forse perché un segreto non si spende nel presente, ma conserva la sua forza per il futuro?”
È la storia di un amore, che irrompe e rompe la vita delle due anime che sceglie. Hans scrittore, intellettuale versatile e completo, è un cinquantenne irrisolto.
Katharina è una studentessa diciannovenne impegnata a salire la vita.
Si incrociano nella quotidianità del caos, si aspettano e si ritrovano ad un tavolo di un locale, nella casa e nel letto di lui. Il letto di un’altra, di una moglie, la sua, madre di un figlio, il loro.
Dominati da Kairos (Dio del momento propizio) che non ha chiesto loro permesso alcuno.
Vivono in maniera fatale questo sentimento, ogni momento non è mai abbastanza, si mangiano l’un l’altro sino ad essere divorati da qualcosa di più grande.
Jenny Erpenbeck apre con pagine d’amore, a cui tutti abbiamo almeno una volta chiesto di travolgerci i giorni, e come in una trappola ci stringe in una tossicità ai margini.
Follia, ossessione, veleno, in equilibrio tra instabilità psichica e coraggio di uscirne varcando ed esplorando mondi che si credevano limiti.
Tutto intorno la storia della Germania dell’Est cade e accade.
“Voglio che tu mi conosca, fino alla radice dei capelli e in ogni centimetro di pelle e in tutto ciò che sta dietro.
Se allora avessi saputo di essere il tuo specchio, dice lei. Ma lui ora non la può né vedere né udire, e nemmeno darle una risposta.”
Kairos
Amore e perversione
Ipnoticamente, sì.