“L’angelo della storia”: questo il titolo dello spettacolo di “Sotterraneo Teatro”. Dopo l’esordio con “Overload”, la compagnia ritorna a “Scenari pagani”. Quarto appuntamento della edizione numero 27 organizzata da Casa Babylon Teatro che gode del patrocinio del comune. Questa volta non al centro sociale, ma all’Auditorium S. Alfonso in Pagani. Il sipario si aprirà sabato 1° marzo, alle 20.45. “L’angelo della storia” ha ricevuto il premio Ubu come spettacolo dell’anno 2022 e la nomination premio Ubu 2022 per la migliore scrittura drammaturgica. Ideazione e regia di Daniele Villa (di cui è anche la scrittura), Sara Bonaventura e Claudio Cirri, gli ultimi due in scena con Lorenza Guerrini, Daniele Pennati, Giulio Santolini. Alle luci Marco Santambrogio, costumi di Ettore Lombardi, suoni di Simone Arganini, montaggio danze Giulio Santolini.
Come al solito, prima dell’esibizione, il pubblico sarà intrattenuto dall’AperiSpettacolo a cura di Ritratti di territorio. Protagonisti come sempre: Pepe Mastro Dolciere e Famiglia Pagano 1968.
Lo spettacolo
Nella raffinata drammaturgia che prende le mosse da Walter Benjamin, da Yual Noah Harari e da altri pensatori, Sotterraneo dispiega una costellazione di eventi storici senza reciproca connessione. Ma a legare come un filo invisibile tutte le vicende rievocate ne l’Angelo della Storia, è soprattutto una riflessione sulla potenza del racconto per l’essere umano. Quale funzione resta dunque al teatro nella visione di Sotterraneo? Tempio del mito fin dall’antichità, luogo per eccellenza delle storie, oggi può diventare invece il luogo per decostruire finzioni e per mettere in discussione certezze.
L’Angelo della Storia è intelligente, ironico, sulfureo ha il pregio di essere complesso, stratificato e intelligente, ma soprattutto ha la forza di riconnetterci con la nostra animalità intesa come la dimensione biologica che la nostra specie occupa in un vasto e complesso ecosistema. Lo fa con acume e con gusto del paradosso con un’ironia che serve a rassicurarci mentre ci addentriamo in una vertigine profonda che scardina le nostre convinzioni più prossime, più quotidiane.
Ogni lavoro del gruppo è come una sonda lanciata a indagare le possibilità linguistiche del teatro, luogo fisico e intellettuale, antico e irrimediabilmente contemporaneo. Sotterraneo si muove attraverso i formati, focalizzando le contraddizioni e i coni d’ombra del presente, con un approccio avant-pop che cerca di cantare il nostro tempo rimanendo in equilibrio fra l’immaginario collettivo e il pensiero più anticonvenzionale raccontando i paradossi di intere epoche, la fallacia delle nostre credenze e delle nostre reti neurali. Un gesto di cui abbiamo tutti urgente bisogno.
Info e prenotazioni
+ 39 3289074079
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