di Maria Pepe
Un gioco di ruolo.
Una vecchia leggenda.
Un noir psicologico che con ritmo e leggerezza snocciola l’increscioso tema dell’interruzione.
Dal gioco di ruolo, il fato prende spunto e crea e inscena una tragedia familiare. Un lutto duplice, un duplice assassinio che forse tale non è..
Il re della memoria, esordio noir di Massimo Cotto, edito da Gallucci, porta il lettore in un mood imprevedibile e sensuale.
Ariel e Linda protagonisti principali sin dalla prima adolescenza sono i prescelti di un “game” sottile sul filo del verosimile. È la vigilia di Natale quando il sangue entra nelle loro vite. Agghiacciante, inspiegabile realtà.
Ieri come l’oggi di vent’anni dopo il rifarsi una vita, ognuno per sé, sembra un’ illusione che li stuzzica come il gatto con il topo.
Tornare insieme per la resurrezione di un rimorso e della sua cancellazione.
Occorre un baratto.
Un ricordo brutto per uno bello.
Il re della memoria è sul fiume ad aspettarli, pronto ad effettuare lo scambio.
Li aspetta insieme ad Elido, terzo elemento della partita, tanto evanescente quanto fondamentale per rimettere insieme i pezzi.
Un thriller incalzante, seducente, ma semplice.
Perfetto per le calde giornate d’estate, per vincere l’ostilità alla lettura.
Un testo che ha dentro molte anime, noir, psicologia, rapporto genitori-figli.
“L’ uomo che camminava lungo la riva coltivava i rimorsi come piante da giardino. Aveva un sorriso estraneo al suo volto”z
Il re della memoria
Misterioso e stuzzicante
Con Stile, sì!