Saranno Elvira Buonocore e Franco Forte a ricevere il premio “Scenari pagani 24 – Agro Innovation”. Doppio appuntamento quindi venerdì 17 dicembre, dalle ore 20.45 al centro sociale di Pagani. In cartellone, il secondo spettacolo della rassegna teatrale di “Casa Babylon Teatro”. In scena “La vacca” di Elvira Buonocore per la regia di Gennaro Maresca con Vincenzo Antonucci, Anna De Stefano e lo stesso regista, noto al grande pubblico per il ruolo del magistrato Walter Ruggeri nella serie “Gomorra 5”. Una partita in casa quella dell’autrice della “vacca” a cui sarà tributato il premio la scrittura drammaturgica e per l’opera in scena.
Franco G. Forte, invece, sarà premiato per l’infaticabile lavoro di animatore culturale e operatore teatrale svolto sul territorio sin dagli anni ’70.
Una scelta quella del direttore artistico, Nicolantonio Napoli, che ancora una volta conferma a “Casa Babylon Teatro” il ruolo di presidio culturale in una zona, Pagani, l’Agro Nocerino-Sarnese, Salerno, dove la buona volontà qualche volta si scontra e si rallenta a causa delle pastoie burocratiche. Ma il teatro è vita e questa considerazione vale ancora di più oggi dopo lo stop fermato del settore a causa dell’epidemia di Covid-19.
Serata da non perdere quella di venerdì che, come al solito, sarà preceduta dall’AperiSpettacolo a cura di Ritratti di territorio. Protagonisti i vini di “Famiglia Pagano 1968”.
La trama
Due fratelli giovanissimi, Donata e Mimmo, vivono un’esistenza piccola e quasi incosciente, ignota agli adulti. Schiacciati dall’indifferenza su un eterno grigiore, i corpi sembrano spenti. In essi non arde una passione.
Eppure qualcosa accade. Donata rompe il quadro grigio della propria adolescenza semplicemente guardandosi. L’inadeguatezza delle sue forme piccole, di quel seno mai sbocciato e tanto voluto, pongono al centro della scena qualcosa che prima era assente: il desiderio.
Fonte inestimabile di eventi è il desiderio, che esplode con l’arrivo di Elia, un uomo misterioso, per il quale Donata cova una passione crescente. Luminosa.
Così innescata, la meccanica del desiderio non si può più fermare e la sua fragile, radicale esistenza fuori dalle logiche del benessere e del potere è raccontata con delicatezza e con prepotenza.
Una storia d’amore e di animali i cui corpi, stando al mondo, sono pronti al saccheggio.